Potete immaginare quante sollecitazioni ho ricevuto in questi giorni sia sui risultati delle elezioni nelle grandi città sia sul premio Nobel assegnato anche a un fisico italiano, Giorgio Parisi.
È bene soffermarsi un po’ su questi così importanti argomenti, rifletterci sopra e provare a condividere alcuni pensieri.
Sulle elezioni comunali, alcuni spunti sono evidenti e chiari agli occhi di tutti, al di là di chi tira la corda delle valutazioni da una parte o dall’altra, dove sembra che tutti vincano e tutti abbiano ragione. C’è una innegabile prima “gelata” sul consenso a quei partiti che avevano scelto di giocare le proprie carte sul populismo. Comincia ad emergere anche una domanda nuova di serietà, progettualità e responsabilità che nel dramma della pandemia si richiede giustamente alla politica e alla sua classe dirigente. Draghi stesso è l’emblema di come nella politica devono ritornare linguaggi e approcci più rigorosi e – lasciatemi dire – più seri e qualificati. Naturalmente rimangono ancora insoluti molti limiti della politica, su cui è importante e decisivo intervenire, per promuovere uno sviluppo realmente sostenibile sul piano sociale e ambientale.
Su questo argomento ho rilasciato un’intervista a Politicanews.it .
Sul premio Nobel al fisico italiano Giorgio Parisi, oltre ovviamente alla reazione di gioia per questo straordinario successo, bisogna anche cogliere la palla al balzo per ribadire ancora una volta la necessità di investire sulla ricerca scientifica, una risorsa straordinaria che fa grande un Paese, di cui abbiamo bisogno più che mai anche in questo tempo reso drammatico dalla pandemia, dal cambiamento climatico e dalle tante e insopportabili disuguaglianze sociali.
A Radio Voce della Speranza, oltre al primo argomento dei risultati elettorali, ho parlato anche del premio Nobel Parisi e del significato sociale e politico da attribuire al suo grande successo. Mi sono intrattenuto poi sulla devastante crisi finanziaria dei Comuni e sul terribile scandalo della pedofilia nella Chiesa, affrontata e presa di petto da Papa Francesco. Potete ascoltarla cliccando QUI