Tutte le volte che lo incontravo mi lasciava dentro una energia spirituale e motivazionale sorprendente. La sentivo scorrere nel cuore e nella mente, sino a scendere nelle profondità dell’anima.
Non sono facile a questi sentimenti seppur mi nutra di passioni e fede. I dialoghi intensi con Fratel Biagio e il sostegno silenzioso e umile, lontano dai riflettori, alla Sua opera quotidiana, mi hanno scavato dentro.
È stato un frate laico, ha scelto la povertà radicale per farsi prossimo proprio dei più poveri e diseredati.
Ha creato spazi vitali di accoglienza per chi non ha casa, cibo, vestiti, voce e rappresentanza. Gli immigrati erano suoi fratelli, così qualunque persona fosse in stato di bisogno materiale ed esistenziale.
La storia della Chiesa è stata sempre attraversata da personalità così straordinarie. Fratel Biagio ha solcato i travagli del nostro tempo con un’energia spirituale tanto avvolgente da potere sprigionare ancora motivazioni e condivisioni.
La promozione del Fraternariato, della Pace, dell’Accoglienza erano in Lui e nella Sua Comunità sorriso ed opere, gioia e impegno.
Il potere che adesso lo celebra, spesso lo ignorava e lo ostacolava. Ne abbiamo parlato spesso, tuttavia mai si lasciava usare e mai scadeva nel qualunquismo o nel rigetto della politica e del ruolo delle istituzioni democratiche.
Alcune foto scattate da un mio amico che gli è stato particolarmente vicino rendono bene la personalità di quello che adesso sarà sicuramente l’Angelo dei Poveri.
FOTOGALLERY – “I RITRATTI STORICI STORICI DI FRATELLO BIAGIO CONTE – di Giacomo Palermo *
*Nota Fotogallery :”I ritratti di fratello Biagio Conte – di Giacomo Palermo” sono distribuiti dall’Agenzia fotogiornalistica internazionale statunitense la The Mega Agency.
Pubblicati oggi da Aleteia English, il più importante portale di notizie e informazioni cattolico online lanciato nel 2013 e visitato quotidianamente da milioni di utenti di tutto il Mondo. Il progetto è nato con sei lingue, inglese, spagnolo, francese, italiano, portoghese e arabo. Successivamente si sono aggiunte le edizioni in polacco e sloveno. L’origine del nome è la parola alétheia (greco antico: ἀλήθεια), che significa verità o rivelazione in filosofia. Fu usato nell’antica filosofia greca e rianimato nel XX secolo da Martin Heidegger