Che mamma, che donna Felicia Impastato! Non finirò mai di ricordare. Quello sguardo. Quel sorriso. Quell’abbraccio. Accadde quando da Presidente della Commissione Antimafia consegnammo a casa sua la ormai storica Relazione sulla morte di Peppino e sul depistaggio di Stato.
Stasera in TV va in onda una fiction proprio su Felicia. Raccolgo l’appello di un altro grande uomo, Giovanni Impastato, e vi invito anch’io a vedere alle 21:20 su Rai1 la storia di Felicia, che seppe dire un “no” rivoluzionario alla vendetta mafiosa propostagli dai potenti parenti americani.
Seppe inoltre resistere all’impazzimento del dolore indicibile di mamma, trasformandolo addirittura in impegno tosto e costante per la verità e giustizia. Seppe anche non cadere nel tranello del qualunquismo quando lo Stato voltò le spalle alla verità e tramò contro Peppino inventandosi la storia che il suo corpo andò in pezzi perché saltò in aria mentre cercava di compiere un attentato ai binari della ferrovia, oppure che – disprezzato dalla vita – aveva voluto suicidarsi.
Seppe lottare e attendere: prima di morire, la sua caparbietà e intelligenza furono premiate, insieme alla tenacia del Centro Impastato e dei compagni di Peppino, oggi organizzati con Giovanni nella Casa della Memoria
Riporto di seguito la Relazione della Commissione Antimafia consegnata a Felicia quel 7 dicembre del 2001. E’ stata una grande emozione, un’emozione fortissima perché lo Stato riparava ad un gravissimo torto. E Felicia, anche in quella occasione, dimostrò che credeva nella possibilità di uno Stato giusto.