Il 5 giugno si celebra la Giornata Internazionale dedicata all’Ambiente. Pochi sanno perché è stata scelta questa data. Pensate un po’, dal 5 al 16 giugno del 1972 si è svolta la Prima Conferenza delle Nazioni Unite dedicata all’Ambiente, nella quale già si riconosceva che il tema non poteva essere lasciato alla competenza dei singoli Governi nazionali.
Pochi mesi prima era stato pubblicato un importante Rapporto, “I limiti dello sviluppo”, a cura di un visionario imprenditore italiano, Aurelio Peccei, e di uno scienziato scozzese, Alexander King. Diremmo oggi “parole sante!” ma purtroppo inascoltate. Abbiamo perso inutilmente cinquant’anni. È possibile recuperare? Non sarà facile, ma dobbiamo mettercela tutta per dare un futuro vivibile al nostro Pianeta.
Ho pubblicato sul blog “Tulipani rossi” un articolo che mette al centro la data spartiacque del 2030 per procedere speditamente verso soluzioni non più rinviabili sul piano di cosa si può fare nelle città e del ruolo che deve avere l’Europa.
Questi temi saranno anche oggetto di una mia intervista domani mattina, alle ore 8,05, su RVS Radio, che troverete poi nell’apposita rubrica (clicca qui per ascoltare l’intervista)
Segnalo inoltre che proprio in questi giorni, da 6 al 16 giugno, si svolge a Bonn la Conferenza sul Cambiamento Climatico preparatoria della Cop27 dell’ONU, programmata a Novembre in Egitto.
Di seguito trovate invece il Rapporto “I limiti dello sviluppo” che il Club di Roma commissionò a un gruppo di ricercatori del “Massachussets Institute of Technology”. Prefazione a cura di Aurelio Peccei.